martedì 18 dicembre 2012

Le verifiche sul rendimento scolastico



Quando a scuola (elementare ) si esegue una verifica sul rendimento scolastico dei bambini, i bambini e i genitori vanno avvisati il giorno prima ?
Alcune mamme stamattina a scuola hanno sollevato questa discussione.
                 
                                                              I pareri degli insegnanti:






Anna Penne  ha scritto: Io sono una maestra e avviso solitamente quando la verifica é di fine quadrimestre.
Graziella Rando  ha scritto: come mamma credo che aiutino a crescere più le esperienze "negative" perchè vengono ricordate più a lungo di quelle positive che talora vengono rimosse. Come insegnante non rientra tra i nostri doveri avvisare di una verifica (che sarà mai di stratosferico una verifica alla primaria con tutti gli esercizi e i rinforzi che vengono dati)!! secondo me è una falsa protezione quella che stiamo dando loro evitandogli ogni possibile "fallimento" e "dolore" (uso le virgolette perchè non sono tali). e poi noi genitori non siamo eterni, abituiamoli all'autonomia. anche i "no" e gli errori aiutano a crescere...ma spesso è per NOI più facile dire si ed evitare che sbaglino...
Sonoio Iosono ha scritto::) le verifiche vanno fatte per capire cosa hanno appreso e se il metodo ha funzionato ......forse le mamme dovrebbero pensare all'essenza e non all'apparenza( il voto più alto )
Margherita Carbone  ha scritto: Ve c'hanno mai mannato a quer paese? Sapesse quanta gente che c'è stata! A voi ve danno la madaglia d'oro e noi ve ce mannamo tutti in coro....E va! E va!.... ma per favore!
Serena Campagnoli  ha scritto: Io di solito già dalle settimane precedenti avviso la classe di ripassare perchè a breve ci sarà la verifica...poi però il giorno preciso della verifica non sempre lo dico...quindi sta al bambino a responsabilizzarsi e di studiare di volta in volta...pare funzioni!
Giampaolo Rubado  ha scritto: Non necessariamente!
Cristina Costa  ha scritto: Non sono insegnante elementare ma credo che non esista alcun obbligo in questo senso, a meno che la cosa non sia espressamente dichiarata nel Piano di Offerta Formativa dell'istituto...credo tuttavia che sia interesse dell''insegnante e degli alunni dare e avere la possibilità di prepararsi.
Marina Iuele  ha scritto: No, e sul pof, che io sappia, non vengono specificate note di questo genere. Fa parte del diritto/dovere dell'insegnante programmare le attività come ritiene sia meglio (lezioni, interrogazioni, verifiche)
Nina Virzì  ha scritto:  io penso proprio di no! Ma io non credo molto nelle verifiche, nel senso che, in classe si verifica quotidianamente, attraverso le conversazioni, il lavoro che si svolge, ecc.
I bambini che studiano, quelli che seguono e quelli che si impegnano evidenziano sempre se hanno appreso o no.

Sergio Fenizia ha scritto:  Secondo me non è necessario avvisarli prima. In determinati casi l'insegnante può ritenere utile farlo in vista di uno scopo specifico.
Condivido anche ciò che scrive Nina Virzì "in classe si verifica quotidianamente, attraverso le conversazioni, il lavoro che si svolge, ecc.".

Concettina Petta ha scritto: Condivido. Inoltre le verifiche mettono in uno stato d'ansia i bambini che nn sempre risultano veritiere
Sergio Fenizia ha scritto: Effettivamente, per gli alunni un po' ansiosi forse è preferibile che non sappiano con eccessivo anticipo della prova, però è opportuno tenere presente che il carattere va educato e che, quindi, ogni alunno va aiutato a saper gestire le proprie emozioni, facendogli affontare le difficoltà e non eliminandole.
Maurizio Rodegheri ha scritto: Anch'io penso che in classe si verifichi quotidianamente il lavoro svolto, tuttavia è opportuno che gli alunni siano a conoscenza dei momenti in cui si svolgono le prove di verifica: si tratta di essere chiari anche nei loro confronti...
Sergio Fenizia ha scritto: Maurizio Rodegheri dice bene: "è opportuno che gli alunni siano a conoscenza dei momenti in cui si svolgono le prove di verifica". Aggiungerei che è bene che si abituino alle verifiche, come a qualche cosa di abituale, che serve innanzi tutto a loro stessi per conoscersi meglio.
Carmina Ielpo ha scritto: Condivido il pensiero di Sergio e Maurizio. I bambini sin dalla scuola elementare devono abituarsi alle verifiche. Non ritengo che si debba avvisare i genitori, è una metodologia di lavoro e come tale è una scelta del docente (teniamocela stretta!!!) Dobbiamo abituarli al valore della verifica oggettiva. Senza esprimere pareri personali, mi rifaccio a ciò che è la mia esperienza. Lo scorso anno i miei alunni di seconda hanno fatto le prove invalsi. Bene, alcuni di loro hanno reso meno perchè si sono fatti prendere dal panico. Li abbiamo fatti esercitare ma, quando hanno visto l'altra maestra che doveva somministrare i test, hanno avuto paura di non riuscire bene.
Grazia Scardaci ha scritto: La verifica oggettiva è giornaliera perché ti accorgi dai lavori corretti se l'argomento è stato compreso con chiarezza o con qualche incertezza. La verifica "istituzionale" è una prova programmata e di sintesi ... se hanno capito risolvono alla grande, se hanno incertezze durante la verifica oggettiva possono migliorare l'acquisizione dell'item. I genitori non devono interferire sulle prove "istituzionali" ma possono intervenire su quelle oggettive. Non c'è ansia se si studia e questo lo può benissimo fare il bambino in autonomia. Non è il caso d'avvertire prima!
Sergio Fenizia ha scritto: Ciò che dice Carmina evidenzia un ambito educativo da non trascurare. Non ci si può accontentare del fatto che gli alunni rispondano bene in condizioni favorevoli, o a domande che richiedano risposte meccaniche, ecc.
Da questo punto di vista la stessa "somministrazione" delle prove INVALSI può essere un'opportunità formativa: sono "somministrate" da un docente che non è quello "ordinario" e quasi sempre richiedono all'alunno un vero ragionamento.
Silvia Cremonesi  ha scritto: non credo ci sia una specifica normativa a proposito, va secondo il nostro buon senso. Io di solito avviso sempre qualche giorno prima i bambini, senza entrare nei dettagli riguardo i contenuti della verifica. In questo modo do la possibilità anche a chi è più in difficoltà di prepararsi adeguatamente. Poi magari non serve a molto, comunque. Le verfiche "a sorpresa" le faccio solo in casi estremi e motivo queste scelte dicendo che comunque si deve essere "educati" e abituati anche agli "imprevisti". In fondo si viene a scuola anche per questo.
Rosanna Martini  ha scritto: io quelle scritte le programmo sempre con qualche giorno di anticipo...
Paolo Aghemo  ha scritto: esiste ancora la libertà d'insegnamento, forse per poco...
Rosanna Martini  ha scritto: certo, ma è un aspetto organizzativo e di metodo personale, infatti.... per es. le interrogazioni non le programmo mai...



                                                               I pareri dei genitori:

Roberta Bozzetto  ha scritto: SECONDO ME NO, NON ANDREBBERO AVVISATI.ALTRIMENTI CHE VERIFICA SAREBBE????
Patrizia Luciano  ha scritto: e' meglio non avvisare nessuno ....si risparmia ansia inutile .....sopratutto per i bimbi....
Cristina Molinaroli  ha scritto: Quando mia figlia frequentava la scuola primaria le insegnanti non hanno mai avvisato ed io, sinceramente, all'epoca non mi sono mai posta la questione. Ritengo che sia giusto così. Consiglio caldamente ai genitori che hanno sollevato questo dilemma di vivere con serenità il presente nel rispetto soprattutto dei loro bambini che hanno bisogno di affrontare tutto senza troppe ansie o aspettative. Se la "verifica" andrà male varrà come esperienza negativa e di sicuro ne terranno conto. Facciamogli vivere anche le situazioni negative, sarà parte del loro bagaglio. Un saluto a tutti i bimbi!!!
Deborah Rizzo  ha scritto: no perché si sa che la verifica fa parte della giornata scolastica serve a sapere Alle insegnanti e agli alunni..
Claudia Manfredini  ha scritto: secondo me no

1 commento:

  1. come insegnante da vent'anni cerco di far comprendere prima alle famiglie e poi agli alunni la modalità della verifica e il suo valore...da anni cerco di far vivere questo momento come un'abitudine della prassi scolastica e non come una prova fine a se stessa... un anno è lungo e sono tanti e diversi i possibili rendimenti dovuti a esperienze di vita diverse.. basta che un bambino non abbia dormito alla notte e la verifica potrebbe diventare un boomerang negativo; per questo sono contrario alle valutazioni in decimi che sono in uso nella nostra scuola.

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