Stamattina, navigando in internet, come faccio sempre, in cerca di notizie, idee, creativita', ecc., mi sono imbattuta in questo pensiero che subito mi ha colpito:
Io lo definisco "il peso delle aspettative". E' terribile. L'ho vissuto, come primogenita. Ho 62 anni e non mi sono ancora liberata dalla responsabilità di non deludere, di rispondere sempre alle aspettative. Troppo tardi ho capito questo meccanismo e ho anche capito che mi sono comportata così anche con mio figlio. Di buono c'è che lui ha capito prima di me e ha deciso fino a che punto arrivare e da che punto fare come sentiva lui e non come si aspettavano gli altri. Si è salvato... e meno male !!!! E' altrettanto sbagliato l'opposto, deresponsabilizzare, non instillare il minimo senso del dovere; creare degli individui senza regole ha, come risultato, persone insicure, che per mascherare la loro insicurezza saranno ribelli, egoisti, prepotenti e altro. Come sempre, il giusto sta nel mezzo. Il difficile è individuare dove sta il mezzo......
Daniela Capaldo ha scritto: anche io sono una vittima del "modello perfetto" ne sono uscita a 30 anni grazie alla forza di oppormi datami da una persona e da cio' che rappresentava. Stamattina la maestra di mio figlio mi dice: Marco e' bravissimo, ma ha tanta paura di sbagliare. Da stasera ho deciso di avviare, tramite racconti, una politica a favore dello sbaglio, cerchero' di fargli capire che sbagliando si impara e la bellezza di aver la possibilita' di sbagliare, spero di riuscirci, spero di non avergli trasmesso quel gene caratteriale, o almeno cerchero' di correggerlo
Concetta Iuliano ha scritto: mi sono servite molto queste parole...io ho la mia prima figlia ke era bravissima a scuola elementare tanto ke x la sua maestra in quarta elementare era un genio e secondo lei poteva fare il "SALTO" alla prima media....ritirandosi e facendo un esame ......con non poki dubbi glielo feci fare....è stata eccellente x tutte le scuole medie....una prof ke ha avuto solo in terza media sapendo del salto di classe e ritenendo ke era sbagliato la prende di mira perkè doveva dimostrare a tutti (prof e alunni) ke non era x niente una cosa positiva e cosi' gli mette i bastoni tra le ruote.....tanto ke tutti i prof volevano mettere 10 all'esame e lei s'impunto' x il 9 e cosi' fu....usci con 9....lei molto delusa da questa situazione, è rimasta si la prima della classe allo scientifico ke sta ancora facendo, ma con voti piu' bassi 7 e 8....io mamma sono felice lo stesso, ma mio marito mette sempre in evidenza il fatto ke lei "era" un genio e adesso e una "comune alunna" niente eccellenza....quando gli porta il 7 o l'8 e dice ke è il voto piu' alto della classe neanke gli basta a mio marito....io gia' prima di leggere questo articolo non "torturavo" mia figlia con questi discorsi...il fatto è ke mio marito non la pensa come me.....non vorrei ke x la sua "stupidaggine" mia figlia soffrisse la "SINDROME DI MARTINA".....
Arriccia Spiccia ha scritto: Mio figlio maggiore ha avuto la stessa "sindrome"....Colpa mia. Figlio primogenito, perfetto, biondo-occhi azzurri, desiderato, intelligentissimo, primo in tutto.... E io madre orgogliosa e apprensiva.... Ci sono voluti anni x capire che mio figlio ha diritto a una sua identità, a un suo modo di essere, alla sua libertà. In 5 elementare, in ocasione di una gita in cui si allontanava da me -udite udite- x ben 12 ore 12, lui mi chiede serafico di smettere di essere "una mamma ossessiva, oppressiva compulsiva". restata di sasso. Ho fatto un lungo lavoro su di me.... Adesso mio figlio fa la 3 liceo....Intelligentissimo ancora, bellissimo sempre ma.... VIVO. Con i suoi errori e il suo carattere. Io resto una madre ansiosa e ansiogena ma sono migliorata molto...Adesso lui dorme fuori, da amici, si gestisce il tempo, fa le sue scelte, ha le sue ragazzine.... Io ho imparato ad esserci ma non troppo e non sempre.....
Arriccia Spiccia ha scritto: Mio figlio maggiore ha avuto la stessa "sindrome"....Colpa mia. Figlio primogenito, perfetto, biondo-occhi azzurri, desiderato, intelligentissimo, primo in tutto.... E io madre orgogliosa e apprensiva.... Ci sono voluti anni x capire che mio figlio ha diritto a una sua identità, a un suo modo di essere, alla sua libertà. In 5 elementare, in ocasione di una gita in cui si allontanava da me -udite udite- x ben 12 ore 12, lui mi chiede serafico di smettere di essere "una mamma ossessiva, oppressiva compulsiva". restata di sasso. Ho fatto un lungo lavoro su di me.... Adesso mio figlio fa la 3 liceo....Intelligentissimo ancora, bellissimo sempre ma.... VIVO. Con i suoi errori e il suo carattere. Io resto una madre ansiosa e ansiogena ma sono migliorata molto...Adesso lui dorme fuori, da amici, si gestisce il tempo, fa le sue scelte, ha le sue ragazzine.... Io ho imparato ad esserci ma non troppo e non sempre.....
Ho letto con piacere Marilena Bonifacio ed Adelaide Donzello... A noi sta cercare di crescere i nostri figli facendoli credere in loro stessi ma senza fargli pensare che sono i migliori men che meno sminuirli in ogni cosa che fanno...o l'uno o l'altro atteggiamento creerebbero solo un effetto sbagliato ed il bambino crescerebbe con una percezione di quello che è che non è la sua ma sono quelle che gli sono state dettate da altri (nella fattispecie parlo dei genitori). I bambini non vanno immolati ne abbissati...è giusto dire loro che stanno facendo una cosa bene quando l'hanno fatta o dirgli che potrebbero migliorare ma senza mai forzature... La nostra aspettativa ed il nostro desiderio dovrebbe essere quello di crescere bene nostro figlio/a sapendo di aver dato il massimo senza caricarlo eccessivamente ma neppure lasciandolo in balia di se stesso perchè la cosa primaria per noi genitori dovrebbe essere la SERENITA' DEI NOSTRI FIGLI rispettando le loro esigenze e le loro preferenze cercando di indirizzarli ma mai mettendoci al loro posto.... Ovvio che poi dei paletti vanno messi proprio per il loro bene...e spesso sono proprio loro con i loro comportamenti a chiederli...è la loro forma di chiedere un aiuto per crescere...sebbene non conscia.
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