Il 14 febbraio, il giorno di San Valentino, mio figlio Marco ricevera' la sua prima pagella !
In realta', materialmente non dovrebbero consegnarcela, almeno cosi' mi e' stato detto da altre mamme, ma la leggeremo e commenteremo con le maestre. Io avrei voluto portarla a casa per parlarne dopo con Marco, anche perche' lui non puo' venire all'incontro con le maestre, cerchero' di fotografarla, se avro' il permesso. Io non ho nessuna aspettativa, non so lui, ma io e lui sappiamo quanto vale, lo verifichiamo ogni giorno quando fa i compiti, e devo dire che, con mia ammirazione, quando gli chiedono come vai a scuola, e' sempre sincero nelle sue risposte. Sa quali sono i suoi limiti, perche' glielo dicono le maestre, glielo diciamo noi a casa, ma mi fa piacere vedere che si impegna quando viene ripreso sia a scuola che a casa. Io, in punta di piedi, sto cercando di incuriosirlo allo studio, di fargli crescere la passione del sapere, poi il voto e' giustamente solo un numero.
Ho letto in rete che alcuni insegnanti della primaria, in accordo con il loro circolo didattico, preferiscono non mettere in pagella le insufficienze, soprattutto in prima e in seconda classe, temono una mortificazione dei bambini.
Io non sono d'accordo, le insufficienze vanno segnalate, i bambini vanno responsabilizzati, inoltre penso sia anche un sistema per farli crescere. Con serenita', si fa capire che in quella materia non e' stato tanto bravo, forse perche' non gli piace o forse solo perche' si deve applicare di piu' ed essere piu' seguito a casa.
Questi sono i vostri commenti:
Costa MaestraCarmela ha scritto: Si...... metto il 5 ai pigri che si rifiutano di approfondire e di studiare le materie orali, per pigrizia loro e dei genitori che non ritengono importante il nostro impegno...
Patrizia Stefanelli ha scritto: Volevo precisare che non ho messo dei 5 perché non ne ho avuto occasione, quest'anno. Ritengo che se qualche alunno se lo merita il 5 va dato.
Elisabetta Pagani ha scritto: Credo sia importante valutare ogni singolo caso, piuttosto che parlare di mortificare i bambini. A volte può capitare che un genitore rifiuti l'idea che suo figlio abbia difficoltá di apprendimento. In questi casi una insufficienza (che io ritengo più significativa nelle singole verifiche periodiche, più che nella scheda di quadrimestre) può essere percepita o meno dal bambino, ma aiutare il genitore a mettersi in discussione e a collaborare con il team docente per cercare strategie e percorsi di facilitazione..Poi, parlare di primarie in generale è riduttivo: cinque anni di scuola coinvolgono bambini molto piccoli (dai 5 anni in su) e bambini grandicelli ( tra i 10 e gli 11) e il peso delle valutazioni e di come loro le percepiscono varia di molto.
Ciò che mi preme far comprendere è che non si può mai generalizzare in questo campo, e la professionalità dei docenti sta proprio nell'affrontare ogni singolo caso in modo adeguato.
Ciò che mi preme far comprendere è che non si può mai generalizzare in questo campo, e la professionalità dei docenti sta proprio nell'affrontare ogni singolo caso in modo adeguato.
Nina Virzì ha scritto: Avere una insufficienza cambia qualcosa? Io sono convinta che non ci sono bambini che meritano l'nsufficienza. I bambini debbono essere valutati solo attraverso le prove di verifica? A scuola si sta per 27 ore e le prove di verifica si eseguono continuamente attraverso conversazioni, dialoghi, schede, lavori individuali e di gruppo.Ci sono bambini seguiti dai genitori, bambini che non lo sono,ma alla base c'è sempre il motivarli ad apprendere, a stimolarli ad essere curiosi. Il cinque non risolve niente, solo a bloccarli, a disinteressarli.
Antonella Galluzzi ha scritto: Non è giusto nei confronti di bambini che meritano un 6 pieno, dare il 6 anche a sfalzini della scuola primaria!!!!io sono una giusta ed equa....altrochè.....non "regalo" nulla!!!! Purtroppo siamo in una scuola per "giudicare", costretti a "giudicare" da chi comanda dall'alto.....che lo si voglia o no......e se lo si deve fare, lo si fa....bene ed equamente........altrimenti veniamo bacchettati noi!!!!
Rita Zaghini ha scritto: Si a due alunni che sono andati in Marocco e non sono ancora tornati; partiti in novembre....
ROSA MARESCA ha scritto: Il 5 ad un bambino di prima che è da sei mesi che ha iniziato la scuola! Ma stiamo scherzando?
Se l'insegnante ritiene che il bambino meriti 5 ci sono sicuramente delle problematiche che vanno necessariamente affrontate con i genitori, e con tutto il team docenti.
Un 5 ad un bambino piccolo di prima non è educativo!
Le difficoltà dell'alunno devono innanzitutto essere capite. Possono essere di varia natura: cognitive, relazionali, comportamentali, ecc....Assolutamente vietato il 5
. E come si sentirebbe questo bambino rispetto ai propri compagni? E i genitori che vedono sulla scheda un 5 cosi riduttivo, asettico e non motivato?
Andiamoci piano e cerchiamo di mettere il bambino al centro del nostro programma educativo.
Helen Cerfogli ha scritto: Personalmente penso che i primi due anni di scuola primaria siano un po' di rodaggio per conoscere i bambini. E' capitato anche a me di dover decidere tra un cinque e un sei e anche se c'erano problematiche gravi, come riportava la collega Carla,ho sempre comunicato al genitore le difficoltà del bambino e segnalandole semplicemente con un asterisco (ha raggiunto gli obbiettivi minimi) e il sei in pagella.In questo modo, penso si possa ottenere già un risultato, comportandosi in modo corretto e sincero coi genitori, senza far nutrire vane speranze che alimenterebbero solo diffidenza nei confronti dell'insegnante. L'ultimo trienno è decisivo per lo sviluppo delle competenze dell'alunno e credo che il 5 nelle materie di studio possa essere di sprone per il bambino e per il genitore, nell'impegnarsi di più. In italiano e matematica ho sempre messo il sei con l'aggiunta della nota che già segnalava una carenza...Come vedete, ci possono essere vari escamotage che permettono di ottenere lo stesso risultato senza necessariamente aggiungere i cinque. Ricordiamoci che è sempre la scuola di base e già ci penseranno i professori ad abbondare con voti bassi!!!
Se l'insegnante ritiene che il bambino meriti 5 ci sono sicuramente delle problematiche che vanno necessariamente affrontate con i genitori, e con tutto il team docenti.
Un 5 ad un bambino piccolo di prima non è educativo!
Le difficoltà dell'alunno devono innanzitutto essere capite. Possono essere di varia natura: cognitive, relazionali, comportamentali, ecc....Assolutamente vietato il 5
. E come si sentirebbe questo bambino rispetto ai propri compagni? E i genitori che vedono sulla scheda un 5 cosi riduttivo, asettico e non motivato?
Andiamoci piano e cerchiamo di mettere il bambino al centro del nostro programma educativo.
Helen Cerfogli ha scritto: Personalmente penso che i primi due anni di scuola primaria siano un po' di rodaggio per conoscere i bambini. E' capitato anche a me di dover decidere tra un cinque e un sei e anche se c'erano problematiche gravi, come riportava la collega Carla,ho sempre comunicato al genitore le difficoltà del bambino e segnalandole semplicemente con un asterisco (ha raggiunto gli obbiettivi minimi) e il sei in pagella.In questo modo, penso si possa ottenere già un risultato, comportandosi in modo corretto e sincero coi genitori, senza far nutrire vane speranze che alimenterebbero solo diffidenza nei confronti dell'insegnante. L'ultimo trienno è decisivo per lo sviluppo delle competenze dell'alunno e credo che il 5 nelle materie di studio possa essere di sprone per il bambino e per il genitore, nell'impegnarsi di più. In italiano e matematica ho sempre messo il sei con l'aggiunta della nota che già segnalava una carenza...Come vedete, ci possono essere vari escamotage che permettono di ottenere lo stesso risultato senza necessariamente aggiungere i cinque. Ricordiamoci che è sempre la scuola di base e già ci penseranno i professori ad abbondare con voti bassi!!!
Aldina Falzone ha scritto: Si, sperando che servano per dare una scrollatina ad alcuni bambini e alla superficialità dei loro genitori... mai a chi si impegna anche se non riesce... comunque se potessi abolirei i voti alla scuola primaria perchè non serve a motivare i bambini...
Saverio Fanigliulo ha scritto: Speriamo che i voti vengano aboliti quanto prima! Tremonti e Gelmini invece di occuparsi della scuola per potenziarla in termini educativi e pedagogici, hanno pensato bene di dare agli insegnanti strumenti ragioneristici quali i voti nella scuola del primo ciclo (sic!)
Mariagrazia Solomamma ha scritto: Scusate io penso che la cosa più brutta nella scuola siano i voti, in particolare alle elementari. Un cinque dato a un bambino per qualsivoglia motivo demoralizza e spinge gli altri a fare confronti, lo studio, l'amore per lo studio a mio parere non si fa nascere con un voto insufficiente, che poi dietro al fallimento di un bambino, di un ragazzino stanno mille motivi.
Ho fatto mia la massima steineriana:
"esistono soltanto tre maniere efficaci per educare: la paura, l'ambizione e l'amore. Noi rinunciamo alle prime due."
Non mi piace che i bambini siano valutati , con il 5 o con un 10, che abbiano oppure no il fiocco, questo ho insegnato a mia figlia che era bella infiocchettata e questo insegno al piccolo i cui fiocchi sono piccoli e variopinti. Ma non si possono responsabilizzare i genitori anche solo con il colloquio, spiegando le difficoltà del bimbo, suggerendo il percorso? Perché valutarlo subito in un modo che è inevitabilmente negativo? Tanto i genitori che non vogliono o , non dimentichiamo che ci sono anche quelli che non possono, capire o seguire il figlio, non riusciranno a farlo per un cinque in pagella. Invece i bambini tra loro si confrontano e la demotivazione, la mancanza di fiducia, sono dietro l'angolo.
Ho fatto mia la massima steineriana:
"esistono soltanto tre maniere efficaci per educare: la paura, l'ambizione e l'amore. Noi rinunciamo alle prime due."
Non mi piace che i bambini siano valutati , con il 5 o con un 10, che abbiano oppure no il fiocco, questo ho insegnato a mia figlia che era bella infiocchettata e questo insegno al piccolo i cui fiocchi sono piccoli e variopinti. Ma non si possono responsabilizzare i genitori anche solo con il colloquio, spiegando le difficoltà del bimbo, suggerendo il percorso? Perché valutarlo subito in un modo che è inevitabilmente negativo? Tanto i genitori che non vogliono o , non dimentichiamo che ci sono anche quelli che non possono, capire o seguire il figlio, non riusciranno a farlo per un cinque in pagella. Invece i bambini tra loro si confrontano e la demotivazione, la mancanza di fiducia, sono dietro l'angolo.
Claudia Manfredini ha scritto: Ritenere che un 5 rispecchi la non responsabilità di alunno e famiglia è un giudizio sommario e ingeneroso, che non spetta alle insegnanti dopo appena 4 mesi di scuola, e nemmeno a noi. Per un bambino di 6 anni-o 5 se è un anticipo- imparare deve essere facile, se non lo è si interroghino quelle che insegnano, sempre che non esistano cause esterne o personali che intralcino. Vengo ora da un colloquio con un'amica la cui bambina, in 5 elementare piange calde lacrime di delusione per un 5 in italiano sulla pagella: bambina intelligente, preparata, bravina, diligente, con tanti complimenti da parte dell'insegnante, che del 5 s'è già scordata, ma che nell'animo della piccola brucia...
Attenzione però, soprattutto in prima elementare non occorre dare troppo peso a tali voti davanti ai bambini, essi vanno spronati a dare sempre il meglio e lodati quando si impegnano. Sul quaderno possiamo scrivere tanti bravissimo, sei super, meraviglioso, splendido e disegnare faccine, stelline, fiori, cuori.
La scheda è un documento per i genitori e gli insegnanti che lo seguiranno.
Il 5 non è per il bambino. E' una valutazione delle sue competenze necessaria per attuare tutte le modalità di intervento: sostegno, logopedia, educatori, aiuto ai compiti, ore aggiuntive e quant'altro gli occorre. Se noi continuiamo a valutare positivamente bambini in difficoltà vera (sottolineo vera, non bambini che si distraggono perché annoiati) non si riusciranno ad attuare efficaci strategie se non quando è troppo tardi.
No. Alcuni bambini collezioneranno una serie di insufficienze nei successivi gradi dell'istruzione. Almeno nella scuola primaria facciamoli sentire adeguati.
RispondiEliminaho letto di 5 messi in prima elementare perchè i bambini ancora fanno i numeri alla rovescia!!!!!!!!!! nessun dubbio? sulle metodiche di insegnamento, sui tempi o sul modo di apprendere di questi bambini???? fosse l'insegnante di mio figlio, gli metterei io 5!!
RispondiEliminama stiamo scherzando?????????????????????'''''' e perchè mai un'insegnante dovrebbe mettere un 5 alla scuola primaria??? se non per dichiarare il suo fallimento...
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