Parte da oggi una nuova collaborazione con la psicologa Eleonora Pellegrini, che con i suoi articoli e i suoi consigli, ci aiuterà nel difficile mondo dell'essere genitore.
Ecco una sua breve presentazione:
Mi chiamo Eleonora Pellegrini e vivo e lavoro a Pistoia.
Sono una psicologa (iscr. alb. 4783), laureata Psicologia Clinica e di Comunità all’Università di Firenze e formata in Psicologia Relazionale e Familiare.
Mi occupo di:
- difficoltà familiari, relazionali e di coppia (conflitti di coppia, miglioramento del clima familiare, supporto nei periodi difficili, ecc.);
- supporto nella gestione dei figli (come instaurare e mantenere un buon rapporto, superare i momenti di passaggio e di crisi, adolescenza e conflitti in famiglia, comportamenti devianti e disordini dello sviluppo, problematiche scolastiche e difficoltà di apprendimento, ecc.);
- problematiche individuali (ansia, depressione, elaborazione del lutto, distacchi familiari, dipendenze, separazioni, ecc.);
Svolgo sedute individuali, familiari o di coppia sia in studio che online.
Ho scelto la specializzazione in terapia familiare relazionale poiché credo che non si possa parlare di psicoterapia senza allargare e considerare lo spazio di vita della persona, poiché si possono fare grandi miglioramenti in seduta, ma tali miglioramenti devono essere contestualizzati, è necessario quindi conoscere non solo la storia della persona che viene in terapia, ma anche della famiglia, della coppia, dell’ambiente dove è inserita. Spesso infatti in seduta si presentano persone pensando di avere un problema, ma la maggior parte delle situazioni rivelano che il problema non è nelle persone, ma nelle risposte, nell’ambiente, nell’organizzazione dello spazio dove si trova ad interagire l’individuo.
Ecco il suo articolo, Marco non ha avuto questo problemuccio, ma penso sia molto attuale tra noi genitori:
L’enuresi
nel bambino
L’enuresi
notturna, o pipì a letto, è un fenomeno abbastanza comune: si
verifica almeno una volta al mese nel 10% dei bambini a 6 anni e nel
5% all’età di 10 anni.
L’enuresi
si potrebbe considerare “normale” fino all’età in cui il
controllo minzionale notturno potrebbe non essere ancora stato
acquisito, ovvero fino a 5-6 anni. Questi fenomeni di incontinenza si
verificano quando il bambino dorme e ha sonno profondo che lo porta a
non controllare lo stimolo. Se si verificano queste situazioni, non è
necessario sottoporre il bambino a trattamenti farmacologici. Diversa
è la situazione in cui il bambino continua a bagnare il letto dopo
gli 8 – 10 anni con una frequenza di almeno due volte a settimana.
Di solito si distinguono due tipi di enuresi: primaria quando il
bambino non è mai stato asciutto di notte, secondaria quando il
bambino, in precedenza abile a trattenere la pipì, inizia a bagnare
di nuovo il letto.
Utilissimo
fare vedere al bambino come vero e proprio “traguardo” l’alzarsi
durante la notte per andare al bagno, un altro consiglio è quello di
evitare di dare da bere ai bambini eccessive quantità di liquidi
nelle ore serali. Prima di farli andare a letto è sempre bene che i
bambini vadano alla toilette, inoltre, nel caso la mattina le
lenzuola siano bagnate, bisogna coinvolgere i piccoli, senza dare
l’impressione che sia una punizione, nel riassetto e nel cambio
delle lenzuola.
Dr.ssa Eleonora Pellegrini
psicologa
email: pellegrinieleonora@alice.it
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