Dedico questo post a mia nipote Noemi, sorella di Andrea, "un bambino speciale".
Se Andrea è speciale, Noemi è super speciale, ha capito perfettamente l'amore che il fratello prova per lei, nonostante i suoi modi a volte burberi, ma sono così belli quando sono insieme, Andrea, per merito di Noemi, supera tutte le barriere, le difficoltà, la naturalezza e spontaneità di una bambina riesce li dove gli adulti non arrivano. Noemi è una donnina, forse è cresciuta troppo in fretta, ma non ha fatto mai pesare a nessuno neppure a lei stessa, l'essere la sorella di un bambino speciale.
In rete ho trovato questo articolo di Mammamedico, molto interessante e utile, ma ci tengo a dire che mia nipote Noemi non è mai stata gelosa delle attenzioni rivolte più verso il fratello che a lei, non ha mai mostrato la voglia di primeggiare in tutto per colmare le lacune del fratello e il merito di questo va ai suoi genitori, che sono stati bravissimi a parlare con lei e a trasmetterle solo amore nei confronti del fratello, come è giusto che sia:
Il fratello di un disabile
Alla scuola materna di Supernano c’erano 3 fratellini gemellini, di cui due disabili. Quando se ne parlava tutti volgevano il pensiero ai genitori. Un giorno, l’ennesima volta in cui si parlava della “sfiga” di quella mamma io esplosi “e al fratellino sano nessuno pensa?”. Mi guardarono come se fossi una pazza. Spiegai della responsabilità di cui potrebbe essere caricato, di un eventuale senso di colpa per essere l’unico sano fra i suoi fratelli, di un’eventuale gelosia verso i fratellini bisognosi di cure. Insomma apparenti banalità a cui nessuno pensava. ( continua a leggere )
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