Condivido con voi queste notizie utili sulla ricerca in rete in ambito di vaccini, tema molto discusso, che cortesemente la Sanofi Pasteur ci mette a disposizione.
I
vaccini nella rete: al via #PerchéSì, primo laboratorio di idee
sulla
corretta ed efficace comunicazione sui vaccini
Le
buone pratiche da premiare: da Torino il lancio del contest promosso
da
Sanofi Pasteur che premia le migliori campagne di comunicazione sui vaccini realizzate dagli operatori di sanità pubblica e il primo hackathon in Italia
dedicato alla comunicazione vaccinale.
Sanofi Pasteur che premia le migliori campagne di comunicazione sui vaccini realizzate dagli operatori di sanità pubblica e il primo hackathon in Italia
dedicato alla comunicazione vaccinale.
L’informazione
sui vaccini passa oggi attraverso rete e social media.
La fotografia esclusiva dell’Health Web Observatory registra la sete di informazione a seguito dei cambiamenti legislativi.
La fotografia esclusiva dell’Health Web Observatory registra la sete di informazione a seguito dei cambiamenti legislativi.
Torino,
24 novembre 2017
–
Sempre più connessi ma non sempre necessariamente
consapevoli delle scelte di navigazione e alla
ricerca di una bussola per orientarsi nel vasto mare
dell’informazione online sul tema della prevenzione e dei vaccini.
È questo quanto emerge dall’analisi “I
vaccini per l’infanzia sul web”
condotta dall’osservatorio Health
Web Observatory
e
presentata in occasione dell’evento #MeetSanofi
“#PerchéSì:
i vaccini vanno in rete” che
si è tenuto ieri sera presso il Talent Garden, a margine del
congresso della Società Italiana di Igiene in corso a Torino dal 22
al 25 novembre.
L’analisi
prende in considerazione le ricerche effettuate su web
e social
network
con
lo scopo di ottenere informazioni online sulle vaccinazioni
pediatriche nel periodo compreso dal 1
agosto al 10 ottobre
2017.
Il
ruolo del web nell’informazione sulla vaccinazione
Secondo
l’Health Web Observatory, quello dei vaccini è un tema grandemente
presente sul web. Il monitoraggio
effettuato attraverso parole chiave centrate sul tema ha evidenziato
infatti la presenza di oltre 39.500 menzioni in totale in soli tre
mesi. E il ruolo dei social
appare preponderante, coinvolgendo il 60% delle menzioni analizzate e
distribuite soprattutto su Twitter (31%) e Facebook (20%), a fronte
del 40% relative ai siti web. I protagonisti delle navigazioni sono
soprattutto utenti di una fascia di età
intermedia e presumibilmente genitori:
il 30% ha un’età anagrafica compresa tra i 45
e i 54 anni e il 23% tra i 35 i 44 anni.
In
alcune aree geografiche l’attenzione per questo tema è
particolarmente elevata. Al primo posto il Friuli, seguito da Valle
d’Aosta, Marche, Lazio e Veneto.
“Il
ruolo
crescente di Internet come
canale di informazione, anche per quanto riguarda la vaccinazione, è
stato confermato dal volume delle ricerche effettuate in rete nel
periodo di osservazione sul tema vaccini, in
cui prevale il ruolo dei social”,
spiega Ketty
Vaccaro, sociologa e Presidente dell’Health Web Observatory.
Purtroppo
se si guarda al sentiment
che emerge sul web, si nota che quello prevalente è negativo (44%
del totale delle menzioni) a fronte di un volume poco inferiore che è
neutrale
(40%), mentre solo il 16% risulta positivo. “Tuttavia
le menzioni più popolari nei due canali social più rilevanti -
oltre 3milioni e 300mila utenti su Twitter e oltre 1 milione e
100mila su Facebook - sono positive”,
precisa Vaccaro.
“Dall’estate
2017 è partito in Italia l’obbligo vaccinale su 10 vaccini per le
fasce d’età 0-16 anni. Questa estensione ha generato un dibattito
nel Paese che ha coinvolto la politica, la società civile e si è
poi riverberato sui social media e online, arrivando a lambire il
tema delle fake news, delle “bolle” in rete e della distorta
informazione che spesso prevale su quella medico-scientifica e
autorevole. Sono dunque fondamentali
il ruolo della comunicazione e della corretta informazione sul valore
della vaccinazione, diritto-dovere di ogni comunità”,
spiega Paolo
Bonanni, Professore di Igiene e medicina preventiva presso
l’Università degli Studi di Firenze, coordinatore del gruppo
“Calendario per la Vita” e co-Presidente della giuria di
#PerchéSì.
#PercheSi,
caccia alle buone pratiche (da premiare)
Dalle
navigazioni in rete alla corretta ed efficace comunicazione. Il
progetto #PercheSi è promosso da Sanofi Pasteur e si propone di
mettere in condivisione le migliori pratiche nella gestione della
comunicazione sui vaccini da parte di enti accreditati, associazioni,
società scientifiche, strutture ospedaliere pubbliche e giovani
creativi.
#PerchéSì
comprende due iniziative: un
contest e un laboratorio di idee per fare rete sulla comunicazione in
ambito vaccinale. Il primo
premia le progettualità già realizzate, il secondo è un confronto
aperto e un momento di co-creazione che coinvolge giovani ed esperti
per declinare i temi della comunicazione su questo tema. Il progetto
partirà a gennaio 2018 e la premiazione finale si terrà a giugno
2018.
Nel
contest verranno messe a
confronto le campagne implementate negli ultimi 18 mesi e che
riguardano il tema della vaccinazione.
Le iscrizioni si apriranno a gennaio 2018 e potranno partecipare
Università, centri di ricerca, associazioni, società scientifiche,
ASL e distretti sanitari. Al progetto vincitore, valutato da una
giuria composta dai rappresentanti del “Calendario per la Vita”
ed esperti di comunicazione, verrà offerto un master intensivo in
comunicazione vaccinale in una struttura italiana di eccellenza.
Tutti gli aggiornamenti su Sanofi.it.
Il
progetto #PerchéSì offrirà inoltre l’opportunità per il primo
hackathon italiano
dedicato alla corretta ed efficace comunicazione sui vaccini:
un laboratorio di idee con la partecipazione di grafici, designer,
startupper, studenti e neolaureati in comunicazione
medico-scientifica, freelance legati al mondo del visual e del video,
che si confronteranno con gli esperti di comunicazione in
quest’ambito, i finalisti del contest, per lo sviluppo di nuove
idee comunicative. Le iscrizioni all’hackathon saranno aperte a
febbraio 2018. Al team vincitore sarà offerto un viaggio-studio
all’Institute of Interaction Design di Copenaghen.
“Il
progetto #PerchéSì apre una nuova grande opportunità: creare una
piattaforma di comunicazione sull’importante tema dei vaccini dove
la creatività si incontra col sapere scientifico” -
commenta Simona
Maschi,
direttore e cofondatore del Copenaghen Institute of Interaction
Design e Copresidente della Giuria di #PerchéSì
– “Crediamo
in un approccio di “open innovation” dove individui ed
organizzazioni pubbliche lavorano insieme per raggiungere il massimo
livello di trasparenza e accuratezza nel comunicare il valore del
vaccino nella società contemporanea”.
“Siamo
orgogliosi di aver creato, attraverso il
#MeetSanofi, un ulteriore momento di incontro e di
riflessione sul valore della prevenzione, oggi messo quotidianamente
in discussione dalle fake news che circolano nel mondo della rete e
dei social network” –
ha dichiarato Mario Merlo, General Manager di Sanofi Pasteur
Italia e Malta –
“In questo senso, il lancio del progetto #PerchéSì rappresenta
per Sanofi Pasteur un modo per favorire la condivisione delle idee e
dei diversi approcci comunicativi rispetto al tema della
vaccinazione, sostenere
un dialogo aperto con l’opinione pubblica al fianco di istituzioni
e società scientifiche per promuovere la cultura della prevenzione e
il suo valore per la persona e per la sanità pubblica”.
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